Il Ministero della Salute ha pubblicato il documento Decalogo per il consumo di frutta e verdura con l’obiettivo di incrementare il consumo di frutta, verdura, legumi e cereali integrali, sensibilizzare ad adottare un’alimentazione più sana e diversificata, promuovere cambiamenti negli stili di vita a vantaggio della salute.
Oggi la maggiore offerta di prodotti alimentari e la diffusa mobilità delle persone hanno sempre più contribuito a consumare pasti fuori casa, riducendo i tempi dedicati alla preparazione e al pranzo, con conseguente aumento del consumo di pasti veloci, spesso non equilibrati dal punto di vista nutrizionale, consumando cibi più ricchi di grassi, zuccheri e sale e non abbastanza frutta, verdura e cereali integrali.
Tutti conosciamo la raccomandazione di consumare giornalmente almeno cinque porzioni di frutta e verdura non solo nei pasti principali, ma anche a colazione, a merenda e durante gli spuntini.
Il Ministero della Salute nel decalogo sottolinea anche l’importanza della varietà e della stagionalità dei prodotti che si consumano.
I consigli non si limitano solo al consumo di frutta e verdura, ma anche alle modalità di cottura delle verdure per non perdere le qualità nutrizionali e a come utilizzare i residui dei prodotti contro lo spreco alimentare.
Il decalogo raccomanda, inoltre, di consumare, almeno 2-3 volte a settimana, anche legumi e cereali, preferibilmente integrali.
Le indicazioni del decalogo sono in linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che sintetizza 5 indicazioni per una dieta sana e equilibrata https://www.who.int/news-room/feature-stories/detail/5-tips-for-a-healthy-diet-this-new-year
e della FAO (Food and agriculture organization) http://www.fao.org/3/ca5268it/ca5268it.pdf
Un’alimentazione particolarmente ricca di frutta e verdura e povera di grassi, zuccheri e sale contribuisce a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e patologie dell’apparato digerente.
Una alimentazione equilibrata, quindi,si deve basare su un apporto bilanciato di carboidrati, proteine e grassi da una parte e frutta, verdura, legumi, cereali, dall’altra, limitando il consumo di sale, zuccheri e bevande caloriche.
Un altro punto di attenzione deve essere rivolto alla conoscenza della diversità delle risorse alimentari, della loro stagionalità e tipicità, delle filiere alimentari e delle loro caratteristiche produttive, per poter scegliere consapevolmente di cosa nutrirsi e variare la dieta.
Piccoli cambiamenti delle abitudini alimentari possono apportare benefici alla salute e ridurre l’impatto ambientale del cibo.
Secondo uno studio dell’Università del Michigan, mangiare un hot dog potrebbe far perdere 36 minuti di vita sana, mentre mangiare una porzione di noci potrebbe aiutare a guadagnare 26 minuti di vita più sana.
I ricercatori dell’Università del Michigan, per la prima volta, hanno analizzato congiuntamente le conseguenze sull’organismo e sull’ambiente analizzando oltre 5.850 alimenti, basandosi, per quanto riguarda le conseguenze sull’organismo, sul database What we eat in America, e per quanto riguarda le conseguenze ambientali, sul database l’Impact World+, che calcola, per ogni alimento, i costi ambientali dell’intero ciclo di vita: produzione, trasformazione, trasporto, conservazione, preparazione, consumo e spreco.
Inoltre, hanno aggiunto il consumo di acqua e i danni alla salute causati dal particolato emesso durante il ciclo.
Alla fine, hanno suddiviso gli alimenti in tre fasce di colori, rosso, giallo e verde, a seconda della negatività o positività del punteggio, e calcolato i minuti di salute e le conseguenze sull’ambiente.
Il messaggio, al di là dei singoli numeri, è che ciascuno può contribuire alla riduzione dell’impronta ambientale del cibo e proteggere la propria salute.
Potete scaricare dal sito del Ministero della Salute
Decalogo per il consumo di frutta e verdura
https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_498_allegato.pdf
Alimentazione 11 e lode
https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_4_allegato.pdf
Parliamo di dieta mediterranea
https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_500_allegato.pdf
Sul sito web CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) potete approfondire la conoscenza, la valutazione e la valorizzazione dei prodotti italiani e del loro impatto sulla dieta e sulla salute.