La Classe 3A dell’ITES Ferdinando Galiani di Napoli, con la guida della Prof.ssa Simona Saporito, ha realizzato il progetto “L’Hate speach. Dal mondo virtuale al mondo reale. Gli abusi: non subirli non commetterli“, che ha vinto il “Premio per la efficacia comunicativa“, per la categoria Scuola Secondaria di II grado, del Concorso “Call to action per la Sostenibilità“.
Come ha lavorato la classe
La classe ha lavorato divisa in gruppi sui seguenti argomenti:
- Elaborazione del questionario sul “bullismo e cyberbullismo”
- Testi e regia
- Montaggio video
- Ricerca fonti
- Elaborazione del “manuale per gli studenti del Galiani sul bullismo, cyberbullismo e revenge porn
- Attori
Il percorso
La tematica: Educazione alla Cittadinanza, Educazione alla legalità, Educazione al Digitale
Il problema: Bullismo e cyberbullismo sono fenomeni in continua crescita
La domanda: Come prevenire e difendersi dal bullismo e dal cyberbullismo?
Le domande guida
Che cos’è il bullismo e che cos’è il cyberbullismo?
Da quali segnali si può capire quando uno scherzo è andato troppo oltre?
Quali sono i comportamenti da mettere in pratica quando si assiste o si è vittima di atti di bullismo e/o cyberbullismo?
Come si sente chi è vittima di questi comportamenti?
Come difendersi dal bullismo?
Come prevenire brutte esperienze on line?
E se si è o si è stati bulli? Quali rimedi porre in essere se si è offeso qualcuno?
Le attività
a) La classe ha analizzato la percezione di vittimizzazione e bullismo e cyberbullismo in alcune classi campione della Scuola attraverso la somministrazione di un questionario a tema.
b) Dopo la visione degli spot e la lettura dei documenti, la classe, divisa in gruppi, ha rielaborato i temi ed ha predisposto, attraverso dei PPT, dei “manuali “ sul bullismo e sul cyberbullismo.
c) Al termine dell’incontro con il dott. Picchio, ciascun alunno singolarmente è stato invitato a riflettere sulle frasi che non avrebbe voluto dire o scrivere sui social o pubblicare e che possono aver ferito il compagno o la compagna di scuola e a quelle offensive che invece si è ricevute negli anni.
d) Una volta preso nota delle varie offese date o ricevute ciascun alunno si è ripreso con il proprio cellulare immaginando di parlare con gli autori e i destinatari delle offese.
e) Riunite le riprese più significative si è girato il video “IO DICO NO”
f) I “prodotti” così elaborati sono stati presentati ai compagni di scuola nel corso della settimana della legalità e/o educazione civica.
Le risorse
A. Intervento di testimonianza con
Picchio Paolo, padre di Carolina prima vittima riconosciuta di cyberbullismo in Italia
B.Visionati vari filmati esplicativi e spettacoli teatrali sul bullismo e cyberbullismo
A puro titolo semplificativo, e non esaustivo, si segnalano:
– Stopping hate speech: https://youtu.be/rnbcQT-b8ak
– Come le parole avvelenano la vita di chi le subisce: https://www.riminitoday.it/video/rimini-spot- odio-video-hate-speech.html
– Cos’è il cyberbullismo https://www.youtube.com/watch?v=56ZM9nD–_c&feature=youtu.be
– Cos’è il bullismo
https://www.youtube.com/watch?v=J-mh6AtkmZA https://www.youtube.com/watch?v=OD3n0DDim3o
-Se mi posti di cancello https://www.youtube.com/watch?v=Dm1ADDs7AjQ
–Paola Cortellesi e Marco Mengoni: monologo sul bullismo https://www.youtube.com/watch?v=Ia2uT8n6_lI
C. Letti articoli a tema
– Lettera del padre di Carolina Picchio
https://www.corriere.it/cronache/16_settembre_16/mia-carolina-uccisa-2600-like-3655a4f8-7bd2- 11e6-a2aa-53284309e943.shtml
-Sull’hate speech
https://www.repubblica.it/argomenti/hate_speech
D.Visionato materiale (video, articoli e altro) sui siti https://www.fondazionecarolina.org/carolina/ https://paroleostili.it/manifesto/
E. Studio delle leggi
– Consultazione della legge 71/17 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo”
– Consultazione della legge 69/19 “Reato di Revenge Porn”
La produzione
La classe ha prodotto un questionario sul bullismo e sul cyberbullismo che, somministrato a varie altre classi, sarà pubblicato sul sito della scuola affinché sia monitorato il problema.
Ha prodotto un “manuale” sul bullismo, sul cyberbullismo e sul revenge porn e nel corso della “settimana della legalità e/o educazione civica” tra il 22 e il 26 marzo, organizzata dalla Scuola, ha presentato il “lavoro” ad altre classi perché ciascun alunno posa avere contezza del problema e conoscere gli eventuali rimedi per porvi rimedio.
Ha prodotto il video “IO DICO NO” per invitare a riflettere sul tema e lanciare un chiaro messaggio: a volte può bastare un semplice NO. Ha elaborato un fumetto sullo stesso tema.
Cosa ha imparato la classe e come
La classe ha imparato che si può essere “vittima” e “carnefice” allo stesso tempo. Ha riconosciuto, riesaminando i propri comportamenti, di essere stata, in talune occasioni, “sostenitore” del bullo quando ha riso, incitato o ha guardato senza opporsi o ha fatto girare video offensivi per la persona che ritraevano, senza il permesso di questa. Sta imparando quali comportamento assumere quando assiste o ha conoscenza di atti di bullismo e cyberbullismo perpetrati nei confronti di un loro compagno. Ha imparato a chiedere scusa e, in taluni casi, a perdonare. Ha soprattutto sviluppato il senso di appartenenza alla comunità scolastica e potenziato il rispetto delle differenze, “educandosi” alla solidarietà e alla responsabilità personale e civica.
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