A Piegaro, comune italiano di circa 3500 abitanti in provincia di Perugia, nel 2018 è nata la prima “foresta parlante” in cui gli alberi comunicano tra di loro grazie a specifici sensori IoT (Internet of Things) alimentati da pannelli fotovoltaici.
Abbiamo già parlato in un precedente articolo di possibili applicazioni di IoT e intelligenza artificiale a salvaguardia dell’ambiente, in cui un oggetto si rende riconoscibile (banalmente, possiede un indirizzo IP) e acquisisce “intelligenza” grazie al fatto di poter comunicare con altri dispositivi collegati alla rete.
Nel bosco di Piegaro, l’IoT è stato applicato agli alberi, all’interno del progetto “Trace-Talking Tree”, avente l’obiettivo di migliorare il monitoraggio ambientale grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, realizzato dal Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc).
Inoltre, la “foresta parlante” è stata promossa in Italia da PEFC (Programma per il riconoscimento di schemi nazionali di certificazione forestale). L’obiettivo è anche quello di migliorare i sistemi di certificazione delle foreste e delle piantagioni.
In sostanza, su una trentina di alberi di diverse specie sono stati installati particolari sensori alimentati da energia green, grazie all’utilizzo di pannelli solari e a una batteria agli ioni di litio.
Questi dispositivi sono in grado di rilevare autonomamente e comunicare ad un server (“centro di controllo”) diversi parametri eco-fisiologici, tra cui:
- luce
- bande di colore
- lunghezza d’onda
- acqua “trasportata” dall’acqua
- accrescimento diametrale dell’albero
- misura dello stoccaggio di carbonio
Il dispositivo presenta inoltre un giroscopio che controlla l’inclinazione della luce indicandone l’ammontare filtrante dalla chioma. Qualora si dovessero notare dei cambiamenti di quantità e qualità della luce, attraverso il cambio delle bande colore, sarebbe possibile monitorare il cambio del colore delle foglie. Pensate alla presenza di foglie marroni in un bosco di sempreverdi: forse un albero si sta ammalando?

Gli alberi della “foresta parlante”
Una curiosità: oltre a “Trace-talking tree” è nato “Natural Genius”, un progetto musicale che ha l’obiettivo di trasformare il bosco in una grande installazione sonora multisensoriale.
Gli alberi, infatti, suonano sfruttando le vibrazioni del legno, sottolineando come la natura ispiri arte, cultura e tecnologia.
Per saperne di più: The Black Bag .