di Alessia Cruciani – Ed. Pickwick

Nel libro si racconta la storia di due ragazzi: Cristiana e Ruggero, che hanno in comune di essere stati presi di mira da coetanei.
Cristiana è una ragazza molto dolce che sogna di fare la ballerina e viene invitata ad uscire da Justin Bomber. Purtroppo anche alla Divina Faina piace Justin Bomber e quindi vuole mettere in cattiva luce Cristiana. Grazie all’aiuto delle Adulatrici Cospiratrici organizza un piano davvero crudele: scattano una foto di Cristiana nuda nello spogliatoio e la minacciando di pubblicarla sui social.
La storia si intreccia con quella di Ruggero che essendo simpatico e intelligente è ben visto dai professori. Per questa ragione la gang dei Fulminati Spettinati iniziano a maltrattarlo chiamandolo “Ruggero Gattonero”, buttandogli la cartella in strada e dicendogli che avrebbe fatto la stessa fine. Ruggero trova il coraggio di dirlo ai suoi genitori che lo aiuteranno a risolvere la situazione.
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Notizie sull’Autrice
Nata a Roma nel 1971, ha iniziato ad andare a scuola nello stesso giorno in cui ha iniziato a frequentare la scuola di danza. Si è laureata in Lettere e ha smesso di ballare.
Ha cominciato ad appassionarsi al giornalismo e scrittura, con nel cuore sempre la sua passione per lo sport e nel 2003 si è trasferita a Milano per lavorare alla “Gazzetta dello Sport” come inviata ai gran premi di Formula 1 e Motomondiale. I suoi più famosi scritti letterari sono “Un leone su due ruote” scritto a quattro mani con Luigi Garlando e “Vietato dire non ce la faccio”, scritto con Nicole Orlando, giovane atleta paralimpica,.
“ La guerra dei like” è il suo ultimo libro presentato al pubblico nel 2018, in occasione della 2° Giornata Nazionale contro il Bullismo ed il Cyberbullismo, è edito da “Il battello a vapore”. L’idea di questo romanzo le è nata da una considerazione sullo smartphone. “È un oggetto fantastico, permetteva a tutti noi di fare cose impensabili fino a pochi anni fa. Ma lo smartphone è anche un oggetto potente e, se usato male, può trasformarsi addirittura in un’arma letale”.