La parola chiave per l’attività del quarto bimestre: aprile – maggio è PARTECIPAZIONE.
Cosa si intende per partecipazione?
Secondo il Vocabolario Treccani, partecipazione (dal lat. tardo participatio – onis) indica, in generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo al compiersi dell’attività stessa e in particolare, nella vita pubblica delle società democratiche, la collaborazione e l’intervento diretto dei cittadini al funzionamento degli organi di governo o di determinate istituzioni, mediante l’esercizio del diritto di voto e di altri diritti loro riconosciuti.
In campo economico indica il fatto di concorrere insieme con altri alla costituzione e allo svolgimento delle attività di un istituto, di un ente, di un’azienda, contribuendo alla formazione del suo capitale.
In senso più soggettivo indica un sentimento di vicinanza affettiva per cui si condividono, avvertendole e dichiarandole come proprie, le gioie e le pene di altre persone.
Interessante è l’indagine, condotta in alcune scuole italiane e raccolta nel volume Adolescenti e partecipazione a cura di Sara Alfieri, Paola Bignardi e Elena Marta – Edizione Vita e Pensiero, Università Cattolica di Milano.
Dall’intervista alle curatrici, condotta da Velania La Mendola, emerge la difficoltà a definire cosa si intende per “partecipazione”. Sono state analizzate tutte le forme di partecipazione, dal giocare in una squadra, al partecipare alla pulizia del parco, al civic engagement, cioè quegli atteggiamenti e comportamenti finalizzati al miglioramento della società.
Il messaggio forte che viene da questa indagine è il rapporto fra le “risorse” dei giovani e il contesto in cui vivono. La famiglia, la scuola, il quartiere, i gruppi formali e informali devono essere in grado di promuovere e supportare la curiosità, l’altruismo e la capacità di mettersi in gioco degli adolescenti.
Le curatrici fanno riferimento all’approccio del Positive Youth Development, che consiste nel lavorare sulle competenze che ciascun adolescente ha, valorizzando ciò che già possiede invece di focalizzarsi su quello che manca o che non funziona.
L’intervista si conclude con l’affermazione che gli adolescenti conoscono molto bene valori quali il bene comune, la solidarietà, la partecipazione, ma se si domanda loro come, nella vita quotidiana, perseguono questi valori, con quale frequenza, attraverso quali occasioni, per molti la conoscenza non si concretizza in azioni continuative.
https://www.vitaepensiero.it/news-lintervista-gli-adolescenti-meravigliosi-ma-con-le-giusta-opportunita-5616.html
Per stimolare alla partecipazione ci viene incontro il primo articolo della Legge 92/20, introduzione dell’insegnamento dell’Educazione Civica, che ne individua l’obiettivo nella formazione di cittadini “responsabili e attivi” e nella promozione della “partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri”.
Anche nella Costituzione Italiana abbiamo articoli che fanno riferimento alla partecipazione.
Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.118 Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza.
I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.
La legge statale disciplina forme di coordinamento fra Stato e Regioni nelle materie di cui alle lettere b) e h) del secondo comma dell’articolo 117, e disciplina inoltre forme di intesa e coordinamento nella materia della tutela dei beni culturali.
Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.
https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione
Non bastano le leggi o i riferimenti costituzionali, per partecipare in maniera “piena e consapevole” a qualunque attività, occorre sapere cosa fare. È quindi fondamentale avere gli strumenti per operare in maniera concreta, come pure la conoscenza dell’ambito in cui si vuole operare, del contesto sociale nel quale si vive, delle Istituzioni che regolano i rapporti civili, sociali ed economici.
Banalmente, anche per partecipare a un gioco di squadra occorre conoscerne le regole e rispettarle, comportandosi secondo il ruolo assegnato. Anche nel gioco vi sono obiettivi da raggiungere.
Bisogna provocare la curiosità, svegliare nell’alunno la coscienza dell’intelligenza, il difficile (che poi è il nuovo) appassiona sempre i ragazzi. (P.P. Pasolini, Scuola senza feticci, in Un paese di temporali e primule).
La partecipazione, in diverse forme, è anche uno dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza riconosciuto dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e adolescenza e precisamente negli articoli 12, 13, 14, 15, 17.
SCARICA LA CONVENZIONE ONU
Il paper position di Save the Children spiega perché è importante la partecipazione per bambine e bambini, ragazze e ragazzi.
SCARICA IL PAPER POSITION
L’attività di questo bimestre “CALL TO ACTION PER LA SOSTENIBILITÀ 2022” ha l’obiettivo di stimolare le giovani generazioni ad essere protagoniste e, attraverso il proprio impegno, contribuire al processo di cambiamento in questo momento particolarmente importante.
È l’occasione per dimostrare di essere cittadini consapevoli. Solo le azioni di tanti possono cambiare il mondo!
Individuate un problema concreto legato alla vita quotidiana, una situazione, un comportamento che volete migliorare, identificate la soluzione, l’azione per risolverli o migliorarli e condividetela, partecipando alla call to action.
Non avete ancora individuato il problema? Trovate l’ispirazione da queste 170 azioni e troverete quella che va bene per voi!
Scaricate il documento di ASviS
Avete tempo fino al 30 Aprile 2022. Partecipando, potrete confrontare le vostre idee con quelle di altri studenti e altre studentesse.
Per saperne di più:
https://www.rivistailmulino.it/a/cos-la-cittadinanza-attiva
https://www.rivistailmulino.it/a/il-valore-politico-dell-insegnamento