La tua alimentazione è davvero sana ed equilibrata? Ti nutri nel modo più genuino, riducendo od eliminando l’apporto di grassi e zuccheri in eccesso? Queste sono alcune tra le domande fondamentali che ciascuno di noi dovrebbe porsi riguardo al proprio modo di mangiare e sui cibi che siamo soliti mettere sulle nostre tavole: se è vero che siamo ciò che mangiamo[i] a maggior ragione dovremmo avere a cuore, per ottimizzare il nostro stato di salute generale, le nostre abitudini alimentari.
C’è un’altra domanda chiave da porsi: conosci la composizione dei cibi che acquisti al supermercato, o ti sei mai soffermato a leggerne l’etichetta?
L’etichetta è la carta d’identità degli alimenti e fornisce molte informazioni utili e gli strumenti necessari per una scelta consapevole; riportiamo nel disegno di seguito un esempio delle informazioni contenute nell’etichetta del prodotto.

Figura 1- Esempio di packaging e informazioni contenute nell’etichetta (fonte poloristorazione.it)
Al giorno d’oggi, spesso, si trascura la qualità della nostra alimentazione a vantaggio della quantità, complice anche una certa pubblicità che i media ci propongono massicciamente: assumiamo più del doppio del cibo necessario, ci nutriamo di alimenti adulterati, impoveriti dai processi di raffinazione e conservazione. La raffinazione è un processo finalizzato a concentrare le proprietà di interesse di un alimento (es delle peculiarità di gusto), eliminandone parti che contengono vitamine e minerali e determinandone, quindi, un impoverimento.
Il nostro organismo funzionalmente è assai simile a quello dell’uomo delle caverne e, nonostante siano passati migliaia di anni, oggi come allora per il suo funzionamento non richiede cibi raffinati ma necessita di alimenti grezzi e materie prime.
Mangiare sano è uno stile di vita, non riguarda solo il raggiungimento del peso forma ma è anche responsabile del nostro stato di salute: per ottenere un buono stato di salute e mantenerlo nel tempo dobbiamo fornire al nostro organismo ingredienti di alta qualità e questo non significa assolutamente rinunciare al gusto ed alla “palatabilità” del cibo. Gli alimenti che assumiamo sono infatti il carburante che nutre le nostre cellule determinando il funzionamento dei nostri organi, permettendoci di svolgere le funzioni vitali essenziali; se sono di qualità creano i presupposti di vitalità e longevità permettendoci inoltre di avere un miglior rendimento nella vita lavorativa e nelle relazioni interpersonali. L’alimentazione svolge anche un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari e degenerative del sistema neurovegetativo: per questo è bene curarsi con il cibo prima che con le medicine, si pensi infatti che molti alimenti di cui ci nutriamo abitualmente contengono a nostra insaputa sostanze dannose per il cuore, il cervello e il sistema circolatorio. Esempi di sostanze potenzialmente nocive per la salute sono additivi, coloranti, conservanti che devono comparire nell’etichetta del prodotto
Nutrirsi in modo corretto significa anche ripartire i pasti in maniera adeguata: è sempre attuale il detto fai colazione da re, pranza come un principe e cena come un povero[ii]. Quante volte capita di fare colazione solo con un caffè salvo incorrere nel tipico attacco di fame di metà mattina? Mangiare un panino a pranzo e arrivare affamatissimi a cena, consumando un pasto degno di un Cenone di S Silvestro? Anche cambiare queste abitudini gioverà e aiuterà ad ottenere un apporto nutrizionale più equilibrato.
I genitori sono i responsabili della salute e della crescita dei propri figli attraverso la loro alimentazione e quindi della predisposizione a malattie quali obesità, patologie cardiovascolari e malattie degenerative. L’introduzione di additivi alimentari, coloranti e dolcificanti spesso presenti in merendine, bibite e caramelle in commercio possono determinare iperattività, sindrome da deficit d’attenzione: un’alimentazione corretta, associata alla condivisione e al confronto figli – genitori, favorisce il benessere.
Sicuramente coinvolgere i bambini nel fare la spesa, abituandoli a leggere le etichette, le date di scadenza, i simboli per la raccolta differenziata aiuterà a far crescere responsabili consumatori!
[i] Ludwig Feuerbach (Filosofo Tedesco, 1804-1872) – Da Il mistero del sacrificio o l’uomo è ciò che mangia (1850)
[ii] Daisie Adelle Davis (Nutrizionista Americana, 1904 – 1974)