Gianluca Pedemonte di Scuola di Robotica intervista Simone Lunghi, conosciuto come l’Angelo dei Navigli, che racconta la sua esperienza sui Navigli milanesi.

Simone è stato atleta della nazionale italiana di canoa fluviale. Insegna canoa a ragazzi e adulti sui navigli di Milano. Ha appreso sin da quando era piccolo l’importanza di prendersi cura del territorio, si è innamorato dei navigli milanesi dove, contrariamente a quanto comunemente si crede, l’acqua è trasparente e possiede un elevato grado di balneabilità. Ha trasmesso questo amore per i navigli ai ragazzi e alle scolaresche, insieme ai ragazzi raccoglie gli oggetti che persone poco civili gettano in acqua: bottiglie, peluche, copri-cerchioni delle auto, carrelli della spesa, biciclette, telefonini.
Ha fondato l’associazione Angeli dei Navigli, la cui missione è mantenere puliti i canali meneghini, rimuovendo l’inquinamento galleggiante e gli oggetti sul fondale.
Simone racconta di quando un giorno ha trovato nelle acque del Naviglio Grande 14 biciclette Mobike. Insieme a un ragazzo le ha recuperate. Quello stesso ragazzo, innamorato delle bici, meccanico e con conoscenze di elettronica, è stato assunto dall’azienda e nel giro di tre anni è divenuto prima responsabile della manutenzione e poi del magazzino delle bici in tutta Europa e ha realizzato una App per gestire le attività di manutenzione.
Pagaiando con i ragazzini, insegna loro cosa hanno rappresentato per Milano i navigli, che per sei secoli hanno costituito l’infrastruttura di trasporto indispensabile per trasportare i materiali per la costruzione dei palazzi e le merci sia in ingresso e sia in uscita dalla città, convogliate lungo il Naviglio grande, il fiume Ticino e il Po verso Venezia e da lì inviate in tutto il mondo. I navigli sono stati per Milano il biglietto vincente della lotteria nei vari secoli, prima per difendersi da Federico Barbarossa, poi per irrigare i campi per l’agricoltura e infine come vie d’acqua navigabili.
La diffusione della conoscenza dei navigli e della loro storia crea un legame di comunità, la comunità scopre di essere tale. Nel tempo, si è creato un legame con la politica locale, che a sua volta si è resa parte attiva nel coinvolgere e stimolare i cittadini del quartiere che abbraccia il naviglio nel quale Simone opera ad apprezzarne l’attività di difesa e conoscenza del territorio.
Questo e altro nel video dell’intervista, che, sia pur nello specifico contesto, assume il significato di un manifesto per la difesa dell’ambiente e del territorio, che dobbiamo tutelare come un bene di noi tutti e quindi anche nostro.