La classe 2C Corso Cambridge Liceo Scientifico I.O. Salvatorelli – Moneta di Marsciano (PG), con la guida della Prof.ssa Carmela Isa, ha realizzato il progetto “RiCibo“, che ha ricevuto il Premio per l’Efficacia comunicativa – Categoria Scuola Secondaria di II grado, nell’ambito del Concorso “Call to action per la Sostenibilità 2022“.
La classe ha individuato il problema
Il cibo è una necessità ed un diritto dell’uomo. Una comunità che non si adopera per prevenire lo spreco e per utilizzare le eccedenze alimentari ai fini della solidarietà sociale viola il diritto fondamentale al cibo adeguato di coloro che si trovano in uno stato di povertà e contribuisce all’impatto ambientale di origine antropica in termini di consumo di energia, di acqua, di suolo e di emissioni di gas serra.
Da sottolineare anche il danno economico di perdite e sprechi nella filiera alimentare, dal campo/allevamento fino alla tavola del cittadino.
I dati evidenziano che nel nostro territorio, come accade nei paesi ricchi, lo spreco più consistente avviene tra le mura domestiche.
La classe ha individuato il problema ponendosi domande e cercando risposte
Esiste il diritto al cibo? Che cosa è per noi il cibo?
Quali sono i numeri dello spreco alimentare a livello mondiale, nazionale, locale?
Quale impatto ha lo spreco alimentare in termini ambientali, sociali, economici?
Con quali Global Goals dell’Agenda 2030 è correlato lo spreco alimentare?
Nella filiera alimentare dove avvengono la perdita e lo spreco di cibo?
Perché abbiamo uno spreco alimentare considerevole tra le mura domestiche?
Ridurre lo spreco alimentare è possibile?
Quali sono le nostre abitudini da correggere per ridurre lo spreco?
Cultura e tradizioni del passato possono insegnarci a comportarci in modo più sostenibile?
Cosa possiamo fare concretamente per rendere la nostra comunità più virtuosa nella lotta allo spreco alimentare e in generale più consapevole della necessità di adottare comportamenti sostenibili?
Quale soluzione
Ridurre lo spreco alimentare si può e si deve. Il problema è globale, ma ha aspetti correlati alle abitudini del cittadino. Ciascuno di noi può compiere gesti quotidiani per ridurre lo spreco tra le mura domestiche e risparmiare sulla spesa.
La soluzione richiede l’impegno del singolo, che va sensibilizzato attraverso l’informazione e con esempi di azioni quotidiane improntate ai principi dell’economia circolare (riduci, riusa, ricicla) e della solidarietà. La classe, con entusiasmo, ha espresso la volontà di sensibilizzare le persone della propria comunità per far loro comprendere il concetto della Sostenibilità e così innescare azioni virtuose.
Il progetto “RiCibo” riguarda la lotta allo spreco alimentare: percorso interrelato con gli aspetti sociale – ambientale – economico dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Nel percorso gli studenti hanno elaborato prodotti funzionali alle fasi progettuali: questionario per sondaggio/ intervista, rappresentazione grafica dati raccolti, slides, ecc. Quali prodotti finali, di supporto all’azione sulla comunità, sono stati realizzati: una brochure da distribuire ai cittadini in occasioni programmate in cui svolgere opera di sensibilizzazione, il video per il concorso, l’ideazione di una app per raccogliere ricette “antispreco” della tradizione locale.
Quali attività sono state svolte
La classe, tramite attività di ricerca online e tramite incontri in presenza con rappresentanti di Banco alimentare dell’Umbria e di Caritas Perugia, ha approfondito varie tematiche: diritto al cibo, Agenda 2030 e Sviluppo sostenibile (Goals 2, 12, 13), i numeri dello spreco alimentare e il relativo impatto ambientale, la legge antispreco. Con un’indagine svolta sulla popolazione dell’Istituto (Liceo) gli studenti hanno rilevato dati locali.
L’analisi delle cause e degli effetti dello spreco alimentare è stata seguita dalla individuazione di soluzioni concrete da mettere in atto in prima persona, nelle proprie famiglie e da condividere con la comunità. Per comunicare il messaggio all’esterno in modo efficace gli studenti hanno realizzato una brochure che hanno distribuito all’ingresso dei supermercati del paese e che hanno messo in programma di diffondere anche in occasione della fiera verde organizzata dal Comune di Marsciano.
Per stimolare il coinvolgimento dei cittadini e mantenere con loro un contatto, la classe ha pensato di chiedere la loro collaborazione per raccogliere consigli e ricette antispreco della nostra tradizione. I contributi della comunità saranno inseriti in un’applicazione ricettario che è in fase di realizzazione.
Cosa ha imparato la classe e come
La classe non aveva idea dell’impatto sociale, ambientale ed economico dello spreco alimentare. Ha compreso che il cibo oltre che necessità è un diritto, cultura, tradizione, dono. Grazie alle esperienze riportate dai volontari attivi sul campo, ha focalizzato che anche a livello locale la crisi pandemica ha aumentato il numero di persone che si rivolgono agli enti caritativi per un aiuto alimentare. Gli studenti ritengono doveroso l’impegno per recuperare le eccedenze alimentari dalla grande distribuzione e la ridistribuzione a chi versa in uno stato di necessità. Per questo alcuni si sono resi disponibili per le prossime raccolte organizzate da Banco Alimentare. La classe si è convinta che è possibile ridurre lo spreco tra le mura domestiche, modificando i comportamenti. Alcuni hanno migliorato abitudini familiari come ad es. porre attenzione alla giusta disposizione degli alimenti nel frigo. La presa di coscienza del problema e la consapevolezza che insieme si può dare un contributo fattivo per risolverlo ha entusiasmato il gruppo, che ha cercato occasioni per sollecitare la comunità in tal senso. Lo scambio con le persone più mature si è rivelato molto proficuo ed ha evidenziato come un tempo il rapporto con il cibo fosse diverso. Ne è nata la volontà di coinvolgere la popolazione in una raccolta di ricette del riciclo, tipiche della tradizione della nostre zone.
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